Rovigno

Rovigno/Rovinj era già un insediamento di tribù venetiche o illiriche prima di essere catturato dai Romani, che lo chiamarono Arupinium o Mons Rubineus, e successivamente Ruginium e Ruvinium. Costruita su un’isola vicina alla costa, divenne collegata alla terraferma molto più tardi, nel 1763, con il riempimento del canale.

Rovigno/Rovinj fu infine incorporata nell’Impero Bizantino, diventando poi parte dell’Esarcato di Ravenna nel VI secolo, prima di essere conquistata dall’Impero Franco nel 788. Per i successivi secoli fu governata da una successione di signori feudali e nel 1209 fu acquisita dal Patriarcato di Aquileia sotto Wolfger von Erla.

Dal 1283 al 1797 Rovigno fu una delle città più importanti dell’Istria governata dalla Repubblica di Venezia. Durante questo periodo furono costruite tre porte cittadine e Rovigno/Rovigno fu fortificata da due file di mura difensive, i resti delle quali sono ancora visibili oggi. Nelle vicinanze del molo di Rovigno si trova una delle antiche porte della città, l’Arco di Balbi, risalente al 1680, e una torre dell’orologio tardo-rinascimentale. Il primo statuto della città fu proclamato nel 1531.

Dopo la caduta di Venezia nel 1797 e il successivo interludio napoleonico, Rovigno/Rovigno divenne parte dell’Impero Austriaco, che durò fino alla Prima Guerra Mondiale. Secondo l’ultimo censimento austriaco del 1911, il 97,8% della popolazione parlava italiano. Passò quindi al Regno d’Italia dal 1918 al 1947, quando fu ceduta alla Jugoslavia Socialista Federale, come parte della Repubblica Socialista di Croazia. Il nome originale Rovigno fu poi cambiato in Rovinj. Durante il periodo post-bellico, molti abitanti italiani lasciarono Rovigno, il che portò a significativi cambiamenti nella struttura demografica della città.

Dopo l’indipendenza della Croazia nel 1991, la città divenne uno dei centri più importanti della Contea di Istria, un’unità amministrativa che comprende la maggior parte dell’Istria. Oggi, Rovigno/Rovinj è la terza città più popolosa della contea, dopo Pola e Parenzo.